Per entrare in Seminario

Dalla lettura attenta e profonda della Parola di Dio, ricaviamo un fatto fondamentale di tutta l’esperienza cristiana: Dio rivolge all’uomo la sua Parola di vita! Dio chiama! Ma, tra tante voci, non è facile discernere la chiamata di Dio; essa, infatti, arriva all’uomo tramite il “mormorio di un vento leggero”
(cfr. 1 Re 19,12).

Il discernimento per il Seminario Minore

Cos’è il Seminario minore?

«Come attesta una larga esperienza, la vocazione sacerdotale ha un suo primo momento di manifestazione spesso negli anni della preadolescenza o nei primissimi anni della gioventù. Ed anche in soggetti che arrivano a decidere l’ingresso in Seminario più avanti nel tempo non è raro costatare la presenza della chiamata di Dio in periodi molto precedenti. La storia della Chiesa è una testimonianza continua di chiamate che il Signore rivolge anche in tenera età. La Chiesa si prende cura di questi germi di vocazione seminati nei cuori dei fanciulli, curandone, attraverso l’istituzione dei Seminari Minori, un premuroso, benché iniziale, discernimento e accompagnamento. La loro proposta educativa tende a favorire in modo tempestivo e graduale quella formazione umana, culturale e spirituale che condurrà il giovane a intraprendere il cammino nel Seminario Maggiore con una base adeguata e solida».               [cfr. Giovanni Paolo II, Esortazione Apostolica post-sinodale. Pastores dabo vobis. La formazione dei sacerdoti nelle circostanze attuali (25 marzo 1992), n. 63].

Come si può farne parte?

Destinatari della azione formativa del Seminario minore sono i ragazzi e gli adolescenti dalla Prima media al Quinto anno di Scuola Superiore che, dopo aver conosciuto e condiviso gli appuntamenti vocazionali offerti dal Seminario e dal CDV, intendono approfondire questo desiderio nato nel loro cuore. Il dialogo con i superiori del Seminario, con i genitori e il parroco di appartenenza sono i passi necessari per definire possibilità e tempi per l’accesso alla formazione, secondo quei criteri che si riterrà opportuno adottare sotto la guida dello Spirito Santo e della situazione personale di ogni ragazzo. Puntualmente, ogni estate, la Comunità del Seminario organizza il Pre-Seminario, una settimana residenziale per sperimentare la vita comune atta a offrire ai futuri seminaristi uno stralcio di ciò che potrebbe essere la vita quotidiana dopo l’ingresso in Seminario.

Il Seminario, come «punto di riferimento della pastorale vocazionale» (PDV 63) offre durante l’anno varie esperienze di incontro, specifiche per fasce d’età, che permettono ai ragazzi e adolescenti delle Comunità parrocchiali di approfondire, attraverso l’incontro, il dialogo, la preghiera e il confronto con i Seminaristi e i Superiori l’anelito di speciale donazione a Dio e ai fratelli che intravedono nel loro cuore.

Si veda la sezione Attività vocazionali.


Il discernimento per il Seminario Maggiore

Il Vocazionale

L’equipe del Seminario Minore offre ai giovani dai 18 anni in su della Diocesi un tempo di ascolto e di riflessione per discernere quel desiderio di consacrazione che Dio ha potuto imprimere nel loro cuore e che, anche in età matura, si è manifestato più o meno chiaramente nella loro esperienza di fede. Prima dell’accesso al Seminario Maggiore, infatti, la Diocesi offre un tempo prezioso da vivere in parrocchia e in Seminario, che prende il nome di Vocazionale, atto a compiere un primo passo nel discernimento vocazionale assieme ai sacerdoti incaricati e agli altri giovani in cammino. Diverse settimane residenziali scandiscono questo tempo, che fornisce occasione di preghiera profonda, di formazione culturale, di confronto fraterno e di dialogo spirituale. Tutto è vissuto nella famiglia del Seminario minore, a contatto con i sacerdoti educatori, con i ragazzi e seguendo quasi completamente i loro ritmi e la scansione delle loro giornate. Terminato il ciclo del Vocazionale, qualora il giovane ritenesse opportuno continuare l’itinerario di discernimento, il Vescovo e i Sacerdoti del Seminario presentano il candidato per l’accesso all’Anno propedeutico.

L’Anno Propedeutico al Seminario Maggiore

L’esperienza dell’Anno Propedeutico si presenta come un luogo e un tempo di discernimento vocazionale per quei giorni delle Parrocchie di Puglia che hanno iniziato nelle Comunità Diocesane di appartenenza a decifrare i segni attraverso i quali il Signore bussa al loro cuore e desiderano comprendere con maggiore chiarezza la loro vocazione. Per il raggiungimento di tale obiettivo, essi vengono aiutati ad essere responsabili della propria formazione, creando così la condizione perchè negli anni futuri si coinvolgano con interesse e sincerità nell’offerta formativa del Seminario Maggiore.

Cos’è il propedeutico?

L’anno propedeutico è un tempo di formazione che precede quello del Seminario Maggiore, ma a cui è istituzionalmente legato. Le finalità di questa esperienza sono molteplici: imparare a vivere in una comunità, avviare una più intensa vita spirituale, approfondire il discernimento della propria vocazione, consolidare il metodo di studio, integrare il bagaglio culturale necessario per affrontare gli studi teologici, offrire la possibilità di sperimentarsi in esperienze di servizio, favorire il raggiungimento di una sufficiente maturità umana, acquisire una buona capacità di gestione del proprio tempo libero, ecc.

La comunità
L’anno propedeutico si caratterizza prima di tutto per la vita in comune. I giovani sono guidati a prendere confidenza con le dinamiche tipiche dello stare insieme, che diventerà poi lo stile di vita per la formazione in Seminario Maggiore.

Il discernimento vocazionale
L’anno propedeutico è un tempo favorevole per un intenso discernimento della propria vocazione. Questo avviene sia attraverso la preghiera, la guida spirituale, la meditazione personale, sia attraverso esperienze di incontro e fraternità con comunità religiose e parrocchie, oltre a esperienze vocazionali vissuti in Seminario Maggiore.

Lo studio
Una parte consistente della giornata viene destinata allo studio di alcune materie propedeutiche agli studi filosofico-teologici del seminario maggiore. I corsi che generalmente vengono attivati, ma che vengono ogni anno adattati alle esigenze degli allievi, sono: introduzione alla filosofia, introduzione alla teologia e catechismo della Chiesa Cattolica, introduzione alla Sacra Scrittura, introduzione alla liturgia, i documenti del Concilio Vaticano II, introduzione alla vita spirituale, la direzione spirituale, la vocazione al presbiterato, la formazione del seminarista, lingua latina, lingua greca, lingua italiana ed elementi di retorica.

Le esperienze di carità
Durante questo tempo vengono fatte alcune brevi esperienze di volontariato e di carità a favore di ammalati, anziani, persone disagiate, al fine di sperimentare la presenza di Cristo nel povero, e così verificarsi nella propria disponibilità al servizio del prossimo.

Il tempo libero
Nel progetto di educazione globale della persona e di discernimento vocazionale, il tempo destinato al riposo e allo svago risulta decisamente formativo. Imparare a riposarsi e a divertirsi significa guardarsi dal trasformare il tempo libero in ozio, ma in occasione per riprendere le energie psico-fisiche spese, socializzare nella gioia con i compagni, divertirsi in una maniera sana, tenere in giusta considerazione e attività il proprio corpo.

Al termine dell’esperienza del Propedeutico, seguendo la valutazione dei Superiori responsabili, il giovane, sentito il parere del Vescovo, procede nel cammino con l’ingresso al primo anno di formazione presso il Seminario Maggiore.