Lo stupore degli inizi
Ed eccoci arrivati all’inizio del nuovo anno formativo del Seminario minore!
Domenica 10 settembre 2017, equipe, genitori e seminaristi si sono dati appuntamento in seminario per la presentazione dei ragazzi e per dar ufficialmente inizio al nuovo anno.
Dopo la preghiera del vespro, per affidare l’anno al Signore, è seguita la tradizionale riunione, durante la quale il rettore insieme all’Equipe ha presentato ai genitori e ai seminaristi l’anno formativo con i rispettivi temi, orari e incarichi. “L’esperienza dello stupore sarà per quest’ anno il tema su cui si baserà la formazione di tutti: una sensazione – anche spirituale – a volte dimenticata, che identifica il senso della meraviglia davanti ad un Dio che continuamente interviene nella nostra vita”. A tal proposito il brano biblico di riferimento è la vocazione di Mosè (Es 3,1-12) che davanti al roveto ardente, stupito, esclama: “Voglio avvicinarmi a vedere questo grande spettacolo!” (v. 3)
“Il Signore non ha chiamato i migliori, ha scelto come apostoli gente semplice e peccatrice, ma con loro ha iniziato un cammino speciale, il primo seminario”. Così mons. Fernando Filograna, nostro Vescovo, durante l’omelia, si è fatto presente nel cammino vocazionale, facendo notare che i seminaristi non sono i migliori ma sono ragazzi come tutti gli altri con qualcosa in più: la chiamata ad iniziare un cammino di sequela di Gesù.
Durante la settimana non è mancata la presenza dei seminaristi del seminario maggiore di Molfetta, con i quali la comunità del seminario minore si è potuta incontrare in modo fraterno condividendo la celebrazione eucaristica e la cena.
“Saper iniziare significa diventare maturi. Si inizia solo se si ama.” Con queste parole Don Quintino Venneri, ex rettore del seminario e attuale responsabile della comunità del propedeutico, ha salutato genitori e ragazzi augurando buon cammino anche alla nuova equipe, Venerdì 15 settembre, durante la messa.
E si è chiusa così la prima settimana del seminario, ricca di incontri, di consigli, di atti di carità e amore che hanno caratterizzato certamente il cuore di ciascun seminarista. Restiamo in ascolto, il Signore sicuramente ha qualcosa di bello da dire!
Marco Nocco